Il rilancio dell’Italia attraverso le infrastrutture sostenibili
MILANO (ITALPRESS) – Per rendere l’Italia più efficiente, competitiva e attrattiva è necessario dotarla di un patrimonio infrastrutturale moderno e sostenibile, attraverso una sinergica collaborazione tra pubblico e privato che consenta di cogliere e valorizzare al meglio le opportunità offerte dal PNRR. Ne hanno parlato a Villa Aurelia a Roma rappresentanti di istituzioni, enti pubblici, imprese e mondo della finanza all’evento “Infrastrutture sostenibili: un bene comune”, organizzato da Intesa Sanpaolo.
Il PNRR stilato dal Governo Draghi dedica ampio spazio al rilancio degli investimenti pubblici e al riequilibrio dei divari territoriali del Paese, quali pilastri su cui poggia la strategia europea di risposta alla crisi pandemica.
Come segnalato nello stesso PNRR, la strategia delineata da Next Generation EU segna una svolta rispetto allo scorso decennio, prefigurando una nuova 2 stagione di investimenti per l’incremento quantitativo e qualitativo del capitale infrastrutturale italiano.
Lo sforzo di rilancio dell’Italia delineato dal documento si sviluppa intorno a tre assi strategici condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale. Per tutti e tre gli assi strategici, sarà fondamentale determinare con attenzione gli investimenti necessari in nuove infrastrutture sia fisiche che sociali, promuovendo una sinergica collaborazione tra pubblico e privato, quale fattore per la valorizzazione e moltiplicazione delle risorse messe a disposizione dall’Unione Europea.
La comunità economica e finanziaria sta affrontando diverse sfide per concorrere al rilancio del Paese nella direzione indicata dal PNRR, per questo la Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo ha scelto di dedicare una giornata per condividere casi di eccellenza, confrontarsi sui gap da colmare, parlare delle riforme necessarie per la crescita, agevolare la cooperazione tra pubblico e privato e supportare la digitalizzazione e la transizione energetica.
I lavori sono stati aperti da Gaetano Miccichè e Mauro Micillo, rispettivamente Chairman e Chief della Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo, e hanno visto la partecipazione di: Enrico Giovannini, Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili; Mara Carfagna, Ministro per il Sud e la Coesione territoriale; Alessandro Rivera, Direttore Generale del Tesoro; Renato Ravanelli, Amministratore Delegato F2i; Pietro Salini, Amministratore Delegato WeBuild; Laura Segni, Responsabile Direzione Legal Advisory Divisione IMI CIB di Intesa Sanpaolo; Matteo Del Fante, Amministratore Delegato e Direttore Generale Poste Italiane; Luigi Ferraris Amministratore Delegato Ferrovie dello Stato Italiane; Paola Papanicolaou, Responsabile Transformation Center di Intesa Sanpaolo.
“Promuovere una nuova cultura che abbia come focus la transizione verso un’economia sostenibile è un impegno che il Gruppo Intesa Sanpaolo porta avanti assieme al mondo imprenditoriale e alle Istituzioni per contribuire in maniera sinergica al rilancio dell’Italia – ha detto Gaetano Miccichè -. Solo attraverso un patrimonio infrastrutturale moderno, sicuro e connesso, generato da un sistema in cui etica e finanza convivono, potremo ambire al progresso sociale e alla crescita sostenibile e duratura di tutto il Paese, e in particolare per 3 il rilancio del Mezzogiorno. La Divisione IMI Corporate & Investment Banking nel suo operato quotidiano intende continuare a promuovere tutte quelle forme di finanziamento in cui sostenibilità e visione a lungo termine sono un imperativo necessario per la trasformazione energetica e per l’evoluzione economica e industriale”.
Per Mauro Micillo “dopo un periodo difficile, l’Italia sta mostrando incoraggianti segnali di ripresa e il rinnovato interesse per investimenti nel nostro Paese da parte dei principali operatori industriali e finanziari internazionali testimonia le enormi potenzialità che il nostro ricchissimo tessuto imprenditoriale può esprimere. Il PNRR rappresenta una leva straordinaria per avviare un percorso di ammodernamento e rilancio della rete infrastrutturale italiana in chiave sostenibile e per mobilitare le ingenti risorse aggiuntive che il settore privato potrà mettere a disposizione delle nostre filiere industriali. Ringrazio a nome del Gruppo Intesa Sanpaolo – ha aggiunto – il novero di personalità di primo piano del mondo istituzionale, industriale e finanziario che oggi, a poco più di un anno dalla nascita della nuova Divisione IMI Corporate & Investment Banking, ci hanno onorato della loro presenza, offrendo a tutti i partecipanti interessanti contributi per indirizzare lo sviluppo delle infrastrutture sostenibili nei prossimi anni”.
A supporto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) il Gruppo Intesa Sanpaolo ha reso disponibili oltre 400 miliardi di finanziamenti a medio lungo termine per imprese e famiglie. “Sono interventi resi possibili grazie alla capacità di affrontare efficacemente il complesso contesto causato dal COVID-19, confermata dai risultati di bilancio del primo semestre 2021, pienamente in linea con il conseguimento di 4 miliardi di euro di utile netto minimo per l’anno – spiega il Gruppo -. I risultati riflettono la redditività sostenibile, che deriva dalla solidità della base patrimoniale e della posizione di liquidità, dal modello di business resiliente e ben diversificato, dalla flessibilità strategica nella gestione dei costi operativi e dalla qualità dell’attivo di Intesa Sanpaolo, caratteristiche che hanno permesso di mitigare efficacemente l’impatto nello scenario avverso dello stress test EBA/BCE 2021 e che si traducono in un basso profilo di rischio a presidio del supporto del Gruppo all’Italia, anche con l’impegno a diventare un punto di riferimento in termini di sostenibilità e responsabilità sociale e culturale”.
La Divisione IMI Corporate & Investment Banking svolge quel ruolo che Raffaele Mattioli auspicava, ovvero di promoter e di merchant bank, attraverso tutte le strutture nazionali e la rete internazionale attiva in 25 paesi.
La Divisione rappresenta un elemento significativo per il raggiungimento dei risultati di tutto il Gruppo: è motore chiave per la realizzazione del Piano d’Impresa 2018-2021 e lo sarà ugualmente per il prossimo, quale banca d’investimento leader italiano indiscusso in ambito Capital Markets & Investment Banking.
La Divisione ha contribuito con 1.220 milioni di euro al risultato netto consolidato del primo semestre di quest’anno, una quota pari a circa il 40% del totale.
(ITALPRESS).
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