Pnrr, dalla Commissione Ue via libera alla quarta rata da 16,5 mld
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – La Commissione Europea ha approvato la valutazione preliminare positiva della richiesta di pagamento dell’Italia per 16,5 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), lo strumento chiave al centro di NextGenerationEU.
Il 22 settembre 2023 l’Italia aveva presentato alla Commissione una quarta richiesta di pagamento sulla base del conseguimento di 21 traguardi e sette obiettivi stabiliti nella decisione di esecuzione del Consiglio.
“Si tratta di una serie di riforme trasformative in settori strategici fondamentali quali la giustizia penale e civile, il pubblico impiego, gli appalti pubblici, l’assistenza per le persone anziane e l’assistenza a lungo termine – si legge in una nota della Commissione -. Ad esempio, sono stati compiuti ulteriori passi nell’attuazione delle riforme della pubblica amministrazione e della magistratura in ambito civile e penale, che contribuiranno a una pubblica amministrazione più semplice ed efficace e a un sistema giudiziario più efficiente, cui si aggiungono le ricadute positive che un sistema di appalti pubblici semplificato e più efficiente potrà avere sul contesto imprenditoriale. Sono incluse anche riforme volte a semplificare le procedure amministrative per gli investimenti verdi. Vi è infine una riforma volta a migliorare le condizioni di vita delle persone anziane non autosufficienti attraverso un accesso più agevole ai servizi sanitari e sociali”.
Gli investimenti compresi in questa richiesta di pagamento riguardano anch’essi un’ampia gamma di settori, quali l’efficienza energetica degli edifici, le infrastrutture per l’idrogeno, l’assistenza all’infanzia, la transizione digitale, la mobilità sostenibile e l’inclusione sociale. Tra questi figurano, ad esempio, l’installazione di infrastrutture di ricarica e il potenziamento del parco ferroviario del trasporto pubblico regionale con treni a emissioni zero. Sono inclusi anche investimenti nell’idrogeno verde, come la sperimentazione dell’idrogeno per il trasporto stradale e la mobilità ferroviaria e la produzione di idrogeno nei siti dismessi. Un investimento riguarda la digitalizzazione della pubblica amministrazione, attraverso la migrazione delle serie di dati e delle applicazioni di gran parte della pubblica amministrazione locale verso un’infrastruttura cloud sicura. Vi sono investimenti per combattere la povertà educativa nel Sud e per aumentare l’offerta di asili nido e scuole materne e di servizi di educazione e cura della prima infanzia. In questa richiesta figura anche l’investimento volto ad aumentare la disponibilità di alloggi economicamente accessibili per gli studenti universitari.
Le autorità italiane hanno corredato la richiesta di elementi dettagliati ed esaurienti a dimostrazione del conseguimento dei 28 traguardi e obiettivi. La Commissione ha valutato attentamente queste informazioni prima di presentare la sua valutazione preliminare positiva della richiesta di pagamento.
Il piano italiano per la ripresa e la resilienza contempla una vasta gamma di investimenti e riforme articolati in sei aree tematiche (chiamate “Missioni”). Il piano sarà finanziato con 191,6 miliardi di euro, di cui 69 miliardi di sovvenzioni e 122,6 miliardi di prestiti. Finora l’Italia ha ricevuto 85,4 miliardi di euro, che includono i 9 miliardi di sovvenzioni e i 15,9 miliardi di prestiti erogati come prefinanziamento il 13 agosto 2021. Il primo pagamento del valore di 21 miliardi di euro è stato erogato il 13 aprile 2022, un secondo pagamento per 21 miliardi di euro il 9 novembre 2022 e il terzo pagamento, che ammonta a 18,5 miliardi di euro, il 9 ottobre 2023.
– Foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
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