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Sull’immigrazione è braccio di ferro tra le Ong ed il Governo

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Sull’immigrazione è braccio di ferro tra le Ong ed il Governo.
Sono sbarcati a Catania 145 migranti giunti ieri sera a bordo della nave umanitaria Humanty 1 battente bandiera tedesca. Sulla nave sono rimaste 35 persone, “uomini adulti, senza problemi medici, “che le autorità italiane sembra non vogliano lasciar sbarcare”, fa sapere la Ong che chiede “lo sbarco di tutti”.
Il comandante della Humanity 1 ha però deciso che non farà ripartire la nave Ong, opponendo il diritto internazionale alla richiesta delle autorità italiane.
“Non posso lasciare il porto di Catania, dobbiamo trovare una soluzione qui. Sarebbe contro le leggi andare via con i sopravvissuti, come mi ha spiegato il mio legale. I naufraghi rimasti a bordo sono in uno stato depressivo e di apatia, siamo profondamente preoccupati per la loro salute mentale. E’ difficile riuscire a spiegargli quello che sta succedendo ed e’ qualcosa che io stesso non riesco a capire perchè è contro le leggi”, spiega Joachim Ebeling, comandante della Humanity 1.
Ed, intanto, anche la nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere, che ha soccorso e tratto in salvo 572 naufraghi, è giunta nel porto di Catania perchè vengano valutati “casi di vulnerabilità a bordo”. Dalla nave sono scesi donne e bambini.
Al largo delle coste catanesi si trovano altre due navi: la Rise Above, piccola imbarcazione di Mission life line che batte bandiera tedesca, e la Ocean Viking di Sos Mediterranee di bandiera norvegese. Entrambe hanno ricevuto notifica del decreto interministeriale e saranno le prossime ad avvicinarsi alla costa per un attracco senza sbarco, se non selettivo.
foto ufficio stampa Medici Senza Frontiere
(ITALPRESS).

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